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Lo studio mette a fuoco - all'interno della riflessione etico-politica di H. Arendt - l'attenzione rivolta alla facoltŕ del Giudizio e intende indagare il decisivo influsso del pensiero di Kant e in particolare della "Critica del Giudizio". Nel suo tentativo di rifondare l'etica e di ricostruire la morale, Arendt vede in Kant il filosofo che ha cercato di risolvere il conflitto tra colui che agisce e colui che giudica, cioč l'attore e lo spettatore, che č il conflitto tra politica e morale servendosi del "principio trascendentale della pubblicitŕ". L' indagine rivolge la sua attenzione alla terza parte dell'opera "La vita della mente"che, dopo il Pensare e al Volere, sarebbe stata dedicata al Giudicare e che Arendt non ha fatto in tempo a portare a termine ma di cui ci restano testi preparatori. Arendt valorizza un giudizio riflettente che - come quello della Terza Critica Kantiana - si rivolge al Giudizio di Gusto come a quella attivitŕ nella quale si manifesta il nostro "condividere il mondo con gli altri". Significa per Arendt inaugurare una modalitŕ del comprendere che si rivolge all'estetica come a un modello per il giudizio politico, affermando l'affinitŕ tra arte e politica